giovedì 24 gennaio 2008

PER NON DIMENTICARE

IN OCCASIONE DEL "GIORNO DELLA MEMORIA"
Sabato 26 Gennaio 2008 ore 19.00

AUDITORIUM SCUOLA MEDIA




Cast
Juliet Aubrey, Luke Petterson, Djoko Rosic
Regia
Roberto Faenza
Sceneggiatura
Roberto Faenza, Hugh Fleetwood, Joelle Mnouchkine, Filippo Ottoni
Data di uscita
1993
Genere
Drammatico

A quattro anni, Jona Oberski che vive ad Amsterdam con i genitori ebrei Max e Hanna a causa dell'occupazione nazista della città è costretto con la sua famiglia a trasferirsi in un campo di smistamento tedesco. Gli Oberski sono destinati a passare da un campo di raccolta all'altro, per essere poi scambiati con prigionieri germanici. A 7 anni, Jona ha già subíto freddo, fame, paure e sofferenze: sempre insieme per sua fortuna ai genitori (in baracche comunque diverse), il bambino è obbligato a farsi un mondo suo, subendo anche momenti umilianti o angherie anche degli altri ragazzi, abituandosi al filo spinato e alle voci minacciose. Rarissimamente un gesto gentile (l'anziano cuoco di un lager, o il medico dell'ambulatorio). Poi l'ultimo incontro amoroso dei genitori: la morte del padre stremato nel fisico; quella della madre semidelirante (curata ormai in un ospedale sovietico): l'assistenza di una ragazza a cui quella lo ha affidato e, infine, nel 1945, la generosa accoglienza dei Daniel, una matura coppia abitante ad Amsterdam. E' tutto ciò che resta a Jona a testimonianza del suo passato e delle radici amarissime, nel quadro di una tragedia immane, da cui il bambino è uscito solo per la sua tenacia e per la memoria incancellabile di sua madre, che anche morente ha continuato a dirgli "non odiare nessuno".











3 commenti:

Anonimo ha detto...

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no
Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno
Meditate che questo è stato
Vi comando queste parole
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via
Coricandovi alzandovi
Ripetetele ai vostri figli
O vi si sfaccia la casa
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi

Primo Levi,"Se questo è un uomo"

Anonimo ha detto...

Ragazzi avrete il mio appoggio incondizionato per qualsiasi vostra iniziativa.. disperando che scrivete voi delle vostre iniziative su Positanonews lo faccio io..:-(.. al primo posto nella sezione Positano le altre notizie le ho messe dietro per oggi http://www.positanonews.it/menu/default.asp?id=10912
Mi avete ricordato.. questo giorno. Grazie
Domani dovrebbe uscire un pezzo sulle iniziative d'inverno che no messo nella sezione eventi di Positanonews.. siamo cmq la testata più vista dell'area amalfitana e sorrentina, con tutti i difetti che abbiamo e che riconosco, se devo pubblicizzare un vostro evento voi siete al primo posto.. Complimenti con stima
Michele Cinque
Michele Cinque

Anonimo ha detto...

NON C'ERA NESSUNO.. CINQUE PERSONE MA NEANCHE UN GIOVANE DI OFFICINA..